PREGHIERA DEL CERAIOLO
Fa’, o Signore, che come dal grano sparso per le nostre verdi colline lievita un unico pane, così si raccolga questo nostro popolo itinerante nel cuore rigonfio d’amore dell’eugubino più grande: Ubaldo.
Ricomponi in lui le schiere di quelli che sono già arrivati a Te e di quelli ancora rimasti e che verranno.
Lassù, tra la terra ed il cielo, tra i pini del “Colle Eletto”, dacci appuntamento: giungeremo con i Ceri, dopo aver tessuto le nostre vite nei telai eterni che ebbero a comporre le mantelle gialle, azzurre e nere dei nostri amati Santi.
Correremo ansiosi su per gli stradoni profumati di resina ed ornati dei fiori del maggio verso la Basilica del Padre, tutti insieme, nessuno escluso, gorgheggiando canti di vita infinita con gli occhi fissi nel sereno volto del Padre, che sempre uniti affettuosamente ravviviamo nella sua splendida vecchia giovinezza, annegati di gioia, gaudiosi di alete speranze.
Alla fine, o Signore, facci portare, anche per essere difesi, l’urna dorata del Santo sulle nostre spalle incallite e sanguinanti per il pur dolce peso delle “barelle”: per il nostro trionfo eterno, con Ubaldo, Tuo ascoltato Pontefice e Sacerdote, “sostegno” nostro, per tutti i secoli che furono e che saranno.