Alberto Luongo (Milano 1985), storico del Medioevo, si occupa prevalentemente della storia politico-istituzionale e socio-economica delle città italiane tra XII e XIV secolo. Si è laureato con lode in Storia e Documentazione Storica presso l’Università Statale di Milano nel 2010, diplomandosi nel frattempo in Archivistica, Paleografia e Diplomatica neII’Archivio di Stato di Milano. Ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Storia Medievale nel 2015 presso l’Università di Pisa con una tesi intitolata Gubbio nel Trecento. Società e istitUziOrii daII’apogeo del comune popolare alla mutazione signorile (1300-1404), premiata con la targa Vito Fumagalli daII’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d’AscoIi” di Ascoli Piceno e pubblicata nel 2016 dalI’editore Viella di Roma. Ha successivamente svolto attività didattica e di ricerca, sempre in ambito medievistico, presso le Università di Pisa, Siena, Siena per Stranieri e Milano Statale, pubblicando diversi contributi in sedi nazionali ed internazionali e partecipando a convegni in ltalia e all’estero. Ha inoltre usufruito di una borsa di ricerca presso l’istituto Storico Germanico di Roma. Tra i volumi pubblicati anche Una città dopo la peste. Impresa e mobilità sociale ad Arezzo nella seconda metà del TreCento (Pisa University Press 2019) e La Peste Nera. Contagio, crisi e nuovi equilibri neII’Italia del Trecento (Carocci, Roma 2022), quest’ultimo vincitore del Premio Speciale Italia Medievale 2023. Negli ultimi due anni ha collaborato con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport per la stesura di volumi divulgativi da allegare al quotidiano.
La storia di Gubbio tra XII e XIV secolo è stata al centro dei suoi interessi negli ultimi 14 anni, prima con la tesi di dottorato, in cui si ripercorrono le vicende politiche e sociali della città nell’arco dell’intero XIV secolo, sulla base dello spoglio sistematico delle fonti conservate presso la Sezione di Archivio di Stato di Gubbio. Ricerche successive hanno affrontato diversi aspetti della storia eugubina tra Duecento e Quattrocento, come l’organizzazione militare del comune, la condizione socio-economica delle donne, la situazione dei poteri nelle campagne, il rapporto della città con Federico da Montefeltro e il contesto politico-sociale del periodo in cui cominciò a circolare la storia di Francesco e il Lupo (su quest’ultimo argomento ha curato, con Antonio Montefusco deII’Università Ca’ Foscari di Venezia, il volume Il Lupo di Gubbio. Origini, tradizione e ricezione di una storia francescana (CISAM, Spoleto 2022)). Dal 2013 fino al termine dell’opera è stato redattore del Dizionario Biografico degli Italiani delI’editore Treccani, per il quale ha curato le voci relative agli eugubini medievali: si segnalano in particolare quelle di san Rodolfo, del vescovo Tebaldo e, soprattutto, quella dedicata a sant’Ubaldo, comparsa nel volume 97 del Dizionario, stampato nel 2020. Di prossima pubblicazione un articolo sulla rivista Quaderni Ubaldiani, che ragionerà sul contesto di produzione delle fonti per la vita di Ubaldo. È socio della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e fa parte del comitato scientifico della Fondazione Centro Studi Ubaldiani. Dal 2017 è presidente della giuria del Torneo dei Quartieri “Città di Gubbio”.
IL PRESIDENTE
Avv. Ubaldo Minelli