In attesa del nuovo anno, la Famiglia dei Santubaldari organizza una cena per ritrovarsi e stare in allegria, all’insegna dello spirito ceraiolo.
Chi volesse aderire, può comunicarlo ai vari consiglieri di zona
Si comunica che sabato 17 dicembre, alle ore 17:00, d’intesa con Don Armando e Don Giuseppe Ganassin, rettore della Basilica, verrà celebrata la Santa Messa in suffragio dei Ceraioli Santubaldari defunti presso la Basilica di Sant’Ubaldo.
Di seguito l’elenco completo dei premiati del 33° concorso grafico Pittorico “Oderisi da Gubbio” sul tema “La festa dei Ceri nei suoi vari aspetti”.
ALUNNI PREMIATI CONCORSO GRAFICO-PITTORICO ODERISI DA GUBBIO
La Famiglia dei Santubaldari , la Famiglia dei Ceraioli di S.Giorgio e la Famiglia dei Santantoniari in collaborazione con l’Università dei Muratori e Scarpellini , Maggio Eugubino invitano i piccoli ceraioli di tutti tre i Ceri presso gli Arconi di via Baldassini per un momento conviviale a conclusione della Festa dei Ceri Piccoli dopo aver riposizionato i tre santi all’interno della Chiesetta dei Muratori al rientro dal monte. Un invito che speriamo sia gradito per concludere in maniera corale il percorso che ci ha permesso di poter tornare a celebrare le nostre feste dopo la lunga e sofferta sospensione dovuta alla pandemia. Viva i Ceri Viva S.Ubaldo Viva Gubbio.
LUCIO Coldagelli, da tutti meglio conosciuto come il “Lullo”, oggi ci ha lasciato. Verace Santubaldaro della manicchia di Santa Lucia, negli anni ‘70 è stato valente guida del Cero di Sant’Ubald, in mezzo alle stanghe, come barelone davanti, lungo il primo pezzo dai Neri ai Ferranti. È stato fulgido esempio per le giovani generazioni di ceraioli di un modo di vivere sano, corretto, rispettoso e appassionato il Cero, il Sodalizio e la Festa. La Famiglia dei Santubaldari, in tutte le sue componenti, si stringe attorno alla Famiglia del compianto LUCIO
Nella taverna dei Santubaldari, giovedì 3 marzo, si è provveduto all’elezione del capodieci del cero piccolo, dal momento che quello in carica dal 2020, Alessandro Rogari, è ormai un ceraiolo del mezzano. Alessandro è stato però omaggiato dalla Famiglia dei Santubaldari con una medaglietta ed un berrettino benedetto del Patrono, come riconoscimento per essere stato capodieci, pur senza aver avuto la gioia di alzare il cero.
Ed è stato proprio Alessandro ad estrarre il nome di Nicolas Urbani, della manicchia di Fontanelle
FAMIGLIA DEI SANTUBALDARI
XIII° CONCERTO DELLA CANONIZZAZIONE
CELEBRAZIONE DELL’830° ANNIVERSARIO DELLA CANONIZZAZIONE DI SANT’UBALDO
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Sabato 5 marzo p.v. ricorre l’ 830° anniversario della canonizzazione di Sant’Ubaldo, Patrono di Gubbio, risalente al 5 marzo 1192, primo anno del Pontificato di Papa Celestino III. In tale data, il beato Ubaldo è stato dichiarato Santo ed incluso nel canone ufficiale dei santi con la nota “Bolla” di canonizzazione nella quale il Pontefice, fra l’altro, invita gli Eugubini a continuare la celebrazione della festa in onore del Vescovo Ubaldo, tutti gli anni, “hilariter”, lietamente e con gioia.
Dalla Sua morte – 16 maggio 1160 – alla Sua santificazione, dunque, sono trascorsi esattamente 31 anni, nove mesi e venti giorni, cioé un tempo notevolmente breve a dimostrazione della grandezza e della fama acquisita dal Vescovo eugubino, attraverso la cui intercessione molti miracoli erano stati compiuti.
Non a caso la statua di Sant’Ubaldo si innalza sul colonnato del Bernini di Piazza San Pietro a Roma, in mezzo a quelle dei Santi Riformatori, perché il grande Vescovo si adoperò instancabilmente ad attuare nella sua Chiesa Eugubina l’ispirazione e i principi della Riforma gregoriana di Papa Gregorio VII, strenuo promotore della riforma della Chiesa nel secolo XI.
Nella società del suo tempo, lacerata da innumerevoli rivalità di fazioni, di famiglie, di istituzioni e di città confinanti, S. Ubaldo si distinse come mite uomo di pace, riconciliato e riconciliatore.
Dopo due anni di sofferta sospensione per la situazione di emergenza sanitaria da covid 19, la Famiglia dei Santubaldari, in sinergia con l’artista Laura Musella, soprano di fama internazionale, fondatrice e direttore artistico del Festival Omaggio all’Umbria, di cui è direttore testimonial Zubin Mehta, uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Diocesi di Gubbio, del Comune di Gubbio, della Fondazione C.R. di Perugia, di Sviluppumbria, ripropone, nell’ambito delle solenni celebrazioni dell’830° anniversario della canonizzazione di Sant’Ubaldo, il tradizionale evento di particolare spessore culturale musicale, il Concerto della Canonizzazione, quest’anno giunto alla XIIIª edizione, nel giorno di sabato 5 marzo p.v., alle ore 18,30, presso la Basilica Santuario di Sant’Ubaldo.
Saranno nell’occasione eseguite musiche di Johann S. Bach, Franz Schubert, Nicolo’ Paganini, Maurice Ravel, Alessandro Stradella, Cesar Franck, Ch. Marie Vidor.
Interpreti di eccezione, Laura Musella, soprano; David Sotgiu, tenore; Stefano Ragni, enciclopedico relatore ed eccellente pianista che accompagnerà all’organo i cantanti; Stefano Mhanna, violinista prodigio che si esibirà anche all’organo, artisti con curricula di notevole spessore e prestigio.
Nell’occasione, come nelle precedenti edizioni, fra la prima e la seconda parte del concerto, la Famiglia dei Santubaldari procederà alla consegna del premio “Civis, Pater, ac Pontifex Ubalde”, speciale riconoscimento ad un personaggio, storico, scrittore, ricercatore, che si è particolarmente contraddistinto per studi su Sant’Ubaldo, Cittadino, Vescovo e Patrono di Gubbio.
La ragione del premio va ricercata proprio negli scopi, nelle finalità istituzionali dell’attività della Famiglia dei Santubaldari.
Uno degli scopi fondamentali dello statuto del Sodalizio, di fatto operativo sin dai primi anni ’60, lo scopo primario e più importante, è infatti la salvaguardia, l’attuazione e la corretta trasmissione alle giovani generazioni dei valori e dei principi ubaldiani, o, in altri termini, dell’insegnamento di Sant’Ubaldo.
Lo svolgimento del concerto avverrà nel pieno e puntuale rispetto della vigente normativa sanitaria e di sicurezza volta a fronteggiare lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19.
IL PRESIDENTE
DELLA FAMIGLIA DEI SANTUBALDARI
UBALDO MINELLI
Forse più degli scorsi anni, in questo ultimo anno ci hanno lasciato ceraioli santubaldari veraci e storici. Che però sono sempre nel ricordo di coloro che rimangono. Ed è per questo motivo che sabato 11 dicembre, alle ore 17:00, presso la Basilica di Sant’Ubaldo, Don Armando concelebrerà con il Rettore Don Giuseppe Ganassin una Messa in suffragio dei Ceraioli Santubaldari defunti.
L’11 settembre 1194 il corpo di S. Ubaldo fu trasferito sul monte Ingino, in una chiesetta edificata poco al di sotto della rocca, nei pressi della pieve di San Gervasio. Da allora l’Ingino diventò il “Colle eletto dal Beato Ubaldo”, come lo chiamerà Dante nell’XI canto del suo Paradiso: il monte scelto da S. Ubaldo perché gli Eugubini di tutte le generazioni potessero rivolgere verso lassù lo sguardo, fiduciosi.
In occasione della ricorrenza della Traslazione del corpo di Sant’Ubaldo, vi proponiamo il programma completo delle celebrazioni e degli eventi collegati, che inizieranno il 7 Settembre.
La Vita di Sant’Ubaldo di monsignor Pio Cenci diventa un audiolibro e sarà diffuso gratuitamente. L’Associazione culturale Benedetto XVI ha scelto di fare questo prezioso omaggio agli eugubini che per il secondo anno consecutivo si vedono privare della possibilità di vivere la Festa dei Ceri. Da giovedì 13 maggio le copie dell’audiolibro fino a esaurimento potranno essere ritirate gratuitamente presso le librerie cittadine e presso l’associazione Maggio Eugubino (nella sede di piazza Oderisi nei seguenti orari: lun – mar – mer – ven dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 17 alle 19). Sarà inoltre possibile ascoltare e “scaricare” gratuitamente l’intero audiolibro anche attraverso il sito dell’Associazione (www.associazionebenedettoxvi.it).
La versione audiolibro di questa Vita di Sant’Ubaldo offre la possibilità di accostare un capolavoro letterario e spirituale di indiscusso valore, scritto da monsignor Pio Cenci durante la Prima Guerra Mondiale e poi pubblicato nel 1924. Si tratta probabilmente della più completa e dettagliata ricostruzione non solo della vita del Patrono di Gubbio, ma anche dell’origine del suo culto attraverso i secoli. La suggestiva prosa del Cenci acquisisce, grazie alla moderna modalità dell’audiolibro, una forza narrativa che finisce per assumere i connotati della rappresentazione cinematografica. Monsignor Pio Cenci riesce a trasportare il lettore-ascoltatore nella Gubbio del XII secolo trasformandolo in un contemporaneo di Sant’Ubaldo con l’impressione di essere presente a ogni momento della vita del Patrono.
L’audiolibro reca anche una suggestiva versione integrale dell’inno a Sant’Ubaldo, Oh lume della fede, realizzata dalla Cappella Musicale della Cattedrale di Gubbio Cantores Beati Ubaldi, con la direzione del Maestro Renzo Menichetti e il violino di Maria Carlotta Orlando.
La lettura del capolavoro del Cenci è affidata al professor Luigi Girlanda, presidente dell’Associazione culturale Benedetto XVI, con una introduzione letta da Cecilia Bellucci. Si tratta in totale di oltre nove ore di contenuti.
L’ascolto oggi di quest’opera di monsignor Pio Cenci può rappresentare un modo per coltivare la devozione a sant’Ubaldo in questi tempi assurdi e difficili. Il primo modo per amare qualcuno è conoscerlo e l’ascolto dell’audiolibro fornisce la conoscenza approfondita di uno dei più grandi santi della cristianità, la cui statua non a caso è presente a Roma sul colonnato del Bernini di Piazza San Pietro.
Breve biografia di mons. Pio Cenci |
Monsignor Pio Cenci nacque a Gubbio il 14 marzo 1876. Quinto di sei fratelli, venne battezzato nella chiesa di San Giovanni. All’età di 4 anni serviva già la messa grazie agli insegnamenti del padre Pericle, devoto del Santo di Pietrelcina, che lo istruì anche nella lettura e scrittura. Fu iscritto al 2° anno di Ginnasio del Seminario come alunno esterno e in seguito accolto per diventare sacerdote. Conseguì le lauree in teologia e in diritto canonico e civile. Quasi al termine dei suoi studi, ricorda monsignor Origene Rogari, fu colpito da grave malattia che lo avrebbe portato irrimediabilmente alla morte. Ma proprio in quei giorni, l’immagine della Madonna della Misericordia della chiesa di San Francesco si animò miracolosamente muovendo gli occhi e la bocca dispensando miracoli e grazie, esattamente nel primo centenario dei prodigi verificatisi in tutto lo Stato pontificio nel 1796. “Il giovane seminarista – scrive monsignor Rogari – La vide sorridere e in quello sguardo potente e amabile sentì prodigiosamente rifluire nel suo corpo la sanità e la fervida vita. Poteva così, dopo due anni (1898), celebrare la Prima Messa in questa chiesa, dinnanzi alla Madonna della Misericordia che l’aveva guardato e guarito”. Fu per diversi anni parroco a Colonnata e insegnante di storia nelle scuole ginnasiali e teologiche del Seminario di Gubbio. Andò in seguito a perfezionare i suoi studi all’Università di Innsbruck. Ritornato in patria fu prima insegnante di storia ecclesiastica nel Seminario Regionale di Assisi e poi, dopo la notorietà per alcune sue pubblicazioni, venne chiamato a Roma presso l’Archivio Segreto Vaticano. Amava tornare frequentemente nella sua Gubbio e ogni volta risaliva come un pellegrino il monte del Patrono, di cui scrisse la mirabile vita riproposta in versione audiolibro. Morì a Roma il 3 luglio 1955. I funerali si svolsero a Gubbio, presso la chiesa di San Francesco a cui sempre fu legato, tanto da essere un benefattore dell’Ordine Francescano proclamato con diploma del padre generale dei Frati Conventuali. È sepolto al civico cimitero di Gubbio nella tomba dei Frati Francescani Conventuali. |